The Gold of the Aztecs [Kinetica/U. S. Gold, 1990 - Commodore Amiga]
The Gold of the Aztecs a suo tempo fu un gioco molto atteso: un'intervista al suo ideatore apparsa sulla rivista The Games Machine ne decantava le lodi (4 mega di grafica in soli 2 dischi, vasta area da esplorare, centinaia di fotogrammi di animazione in totale...) e le pubblicità facevano altrettanto. Poi però, quando il gioco fu disponibile, ne furono evidenti i difetti: la difficoltà è spaventosamente alta, il controllo del personaggio tremendamente ostico, si muore per un nonnulla e si torna parecchio indietro. Non ci sono crediti per continuare e si hanno a disposizione solo tre vite che nei primi minuti di gioco vanno via come il pane.
Ma vediamo di andare nel dettaglio: The Gold of the Aztecs è una sorta di Arcade Adventure: si compone di poco più di 60 schermate di gioco, in ognuna delle quali dovrete affrontare pericoli e trappole. Non ci sono enigmi difficili, si tratta solo di trovare la strada giusta per sopravvivere a quello che vi troverete davanti. Ma la prima cosa a cui bisogna sopravvivere è il controllo del personaggio: quest'ultimo infatti, onorando il sorriso idiota che ha sempre stampato in faccia, cammina come un "pallone gonfiato" e spesso e volentieri proprio questa sua camminata da imbecille vi porterà nei punti dove è più facile diventare carne da macello senza che possiate fare nulla per impedirlo. Considerato poi che non può strisciare e non cammina quando avete in mano la pistola o il coltello, capirete quanto si complichino le cose.
Finché non avrete imparato a "domare" il sistema di controllo non durerete molto, ed i malefici programmatori hanno ben pensato di fare in modo che non possiate impararlo tanto presto! Esempio: nella prima schermata appare solo ogni tanto qualche pigmeo che vi tira una freccia avvelenata, che potete schivare abbassandovi. Quindi, una volta eliminati i pigmei, avreste potuto sfruttare la scena per cercare di fare pratica con il sistema di controllo...e invece no! Se restate fermi troppo a lungo nella stessa schermata, ecco che appare un bell'elefante che vi schiaccia...
Insomma, un gioco DURO che vi provocherà parecchie arrabbiature se sarete abbastanza cocciuti per giocarlo fino alla fine. Siete avvertiti!
Presentazione: 70%
La schermata di presentazione non si può saltare. Per fortuna le suggestive musiche di David Whittaker e la graziosa schermata delle opzioni salvano il tutto. Simpatica la possibilità di poter visionare una piccola mappa di tutto il percorso che vi attende.
Grafica: 92%
Varia, colorata e spesso ben animata, anche se ad alcuni personaggi qualche frame in più avrebbe giovato.
Sonoro: 90%
David Whittaker è sempre in forma.
Giocabilità: 40%
Il sistema di controllo è tremendo da padroneggiare all'inizio. Quando sarete riusciti a domarlo andrà meglio, ma lo stesso finirete spesso nei guai per come si muove l'idiota... ehmm... il protagonista.
Longevità: 30%
Il sistema di controllo, la difficoltà generale, gli attacchi a sopresa, le poche vite e l'assenza di possibilità di continuare vi sfiancheranno presto. Tuttavia, se avrete la costanza di portarlo a termine, il misero finale ve lo farà accantonare definitivamente.
Globale: 64%
Solo per avventurieri con pazienza infinita.
- MCMXC
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