Commando [Japan Capsule Computers/Elite Systems, 1985 - Commodore 64]
Legge dell' Inadeguatezza Militare:
Enormi flotte interstellari, interi eserciti, macchine da guerra ricolme di crudeli guerrieri assetati di sangue, possono essere fermati e sconfitti da un solo soldato vestito in modo sgargiante.
Corollario: Legge dell' Inesauribilità
Nessuno può rimanere senza munizioni.
Commando ne è l' ennesimo esempio: a cosa serve spedire un esercito in guerra quando basta un solo uomo dotato di munizioni infinite? Commando vede al lavoro per la prima volta ad una conversione Chris Butler, originariamente dotato di otto livelli molto simili, qui ne sono presenti solo tre. Una mia ipotesi è l'assenza di materiale fornito da Capcom, quindi Butler ha convertito solo fin dove è giunto nell'arcade; sembrandogli tutto uguale lo ha ridotto... Però al terzo livello trovo l'ultimo boss, quello dell'ottavo. Quindi non so che dire... forse è pigro.
Presentazione: 90%
Caricamento unico e velocissimo.
Grafica: 90%
Velocissima, fluida, ben animata e colorata.
Sonoro: 80%
Rob Hubbard converte molto bene le musiche e gli effetti.
Giocabilità: 90%
Meglio dell'originale! Il marine schizza per lo schermo mietendo morte e portando devastazione con somma gioia di chi gioca. Comandi puliti e precisi, ma avrei preferito la bomba con tasto tenuto e non tramite tastiera (barra di spazio)
Longevità: 90%
Solo tre livelli, ma sufficentemente vari. Finito il gioco ricomincia, per ottenere così un punteggio altissimo; oggi è un concetto strano, ma nei primi anni ottanta era la norma, inoltre serviva a dividere i falliti dai supercampioni che duravano ore con 100 lire.
Globale: 88%
Ottima conversione, divertentissima.
- Fleym
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