Fire Emblem - Path of Radiance
[Intelligent System/Nintendo, 2006 - Nintendo GameCube]



Mentre i team di sviluppo americani ed europei, sopratutto su pc, puntano ad una grafica fotorealistica con la riproduzione delle leggi fisiche del mondo reale in modo manicale, in Jappolandia si contina felicemente a realizzare giochi divertenti dove regna la fantasia.
Un titolo che non ti fa dimenticare per un solo minuto il mondo "vero" con tutti i suoi problemi e rotture varie perchè "più vero del vero", per me non è qualcosa di divertente, è spazzatura.
Dedichiamo un inno ai chi come Intelligent System ci fa ancora sognare,volare con la fantasia in mondi dove le esiste la magia, l'acciaio è forgiato per le spade degli eroi senza macchia e senza paura.

"Per il re, per le terre, per le montagne, per le verdi valli dove i draghi volano".


Path of Radiance è l'ottavo capitolo di Fire Emblem, saga che finalmente arriva nel mercato casalingo occidentale con un titolone dalle palle quadrate: un monumentale strategico a turni, studiato alla perfezione in ogni dettaglio, dai rarissimi difetti, dalla giocabilità coinvolgente e dalla difficoltà castigatrice.
Per chi non li conoscesse, gli strategici alla Jappo, tipo Shining Force o Vandal Hearts, si basano come sugli scacchi su un "re", il capo squadra che se sconfitto decreta il game over e su vari pezzi che seguono regole particolari. Ad esempio i cavalieri hanno un turno e mezzo, cioè possono attaccare e successivamente spostarsi lontano dal nemico, i cavalieri-pegaso aggirare fiumi e dirupi volando, ecc. Il sistema di gioco è ricchissimo di parametri e molto complesso, ma i "Sistema Intelligente" tengono fede al loro ambizioso nome mediante pochi schemi di facilissima consultazione.
Caratteristica unica nel panorama vidoeludico mondiale, la morte degli alleati! Ebbene sì, persi in battaglia, persi per sempre. Non esistono piume di fenice, preghiere a Ebelsem o quant'altro per recuperarli.
Una bella trama, battaglie avvicenti, un'implementazione intelligente e ben studiata, cosa si può volere di più?

Presentazione: 90%

Bellissima copertina, manuale curato, caricamenti inesistenti, buone opzioni. Bel filmato inziale in cel-shading, sembra davvero un cartone animato.

Grafica: 60%

La grafica si compone di tre parti: schermate bidimensionali e busti disegnate a mano, tutte molto belle, con personaggi dal design molto curato, fantastico ma mai pacchiano. Mappe tridimensionali molto curate negli esterni in cui quasi non si nota la squadrettatura (il campo di battaglia si basa sempre su griglie di quadrati) a cui si oppongono interni poco ispirati e poveri. Infine la croce del gioco: la grafica poligonale nelle scene di lotta è oscena! 10 anni fa Nintendo annunciò Fire Emblem 64 per N64 e devono aver riciclato di brutto molti personaggi! Infatti mentre Boyd, il classico guerriero, è uno scatolone mal proporzionato squadrato come un fustino Dixan, le new entry "Laguz" possono contare su una struttuta poligonale e texture molto più curate. Ammetto che questa sensazione di povertà è amplificata dalla scelta di usare il cel-shading. In queste scene poi il fondale non è generico, ma riproduce molto bene la scena che appare nella mappa... che poi lo faccia con una qualità indegna del PS1 era evitabile.

Sonoro: 80%

Epico ed evocativo senz'essere pacchiano. Buoni effetti.

Giocabilità: 100%

Questo è il miglior rpg strategioco jappo che abbia mai visto! Arte allo stato puro.
Intanto i turni sono a squadre e non in base al parametro agilità del personaggio. Poi non esiste filantropia: ogni personaggio può usare pozioni solo per curare se stesso (ovvia eccezione per i chierici, che però non si possono curare da soli con la magia), evitando così tattiche marce con i guerrieri che attaccano in continuazione. Poi ogni personaggio ha 3 schermate di statistiche! Ogni arma conta ben 8 parametri di cui tener conto prima di attaccare! Questo dicesi un gioco completo! Il bello è che tutto è immediato e spontaneo: un'apposita tabella mostra durante la selezione dell'arma o la sua priorità come nella morra cinese (asce su lance, spade su asce e lance su spade), successivamente una semplicissima tabella riporta i punti vita disponbili, il danno che verrà effettuato, la probabilità di colpire in percentuale e probabilità di colpo speciale, evidenziando anche la priorità dell'arma contro determinati nemici.

Longevità: 100%

Il livello di difficoltà, già da Normal è gustoso, reso talvolta frustrante dalla voglia di salvare tutta la truppa, curiosi di come questo influenzi il finale una defezione.
Appassionante come pochi, Fire Emblem può contare su ben 46 personaggi da arruolare, contando che se ne possono usare in media 12, che non esistono sezioni d'allenamento, son necessarie più partite per usarli tutti fino a conoscerne pregi e difetti. Li si trova con estrema facilità tranne Stefan. Inoltre finendo il gioco più volte si sbloccano personaggi extra da usare solo su mappe inedite.

Globale: 95%

Arte videoludica sviluppata con raro uso d'intelligenza nella pianificazione.
Peccato che l'allontani dalla perfezione una piccola serie di odiosissimi difetti.
Intanto la grafica poligonale, pessima rispetto perfino ad un titolo come Shining Force III uscito quasi 10 anni fa su Saturn; o il fatto che per sbloccare tutte le mappe segrete sia necessario collegare un Game Boy Advance con 3 dei 2 Fire Emblem usciti, infatti FE Usa e Euro sbloccano mappe diverse... E fin qui, si può anche sopportare, ma l'impossibilità di ruotare a 360° l'inquadratura, influisce sia sulla giocabilità che sullo sviluppo delle mappe. La cosa più brutta in assoluto è che le amicizie tra i vari personaggi non dipendono da come li si utilizza, ma sono già impostate: puoi far collaborare Soren con Boyd per tutto il gioco, ma il mago riceverà supporto solo da Ike e Stefan. Questo impedisce una totale libertà e spinge a seguire la stessa tattica tenendo sempre la stessa squadra.

- Fleym

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