[Software Creations/U. S. Gold, 1989 - Commodore 64]
Ci sono giochi facili, difficili, impegnativi, frustranti, impossibili, poi venne Radiant Silvergun, tendente a "infinito più uno" e Ikaruga, "infinito più due".
Schermata di caricamento decente, caricamenti medi. Carine le scritte ondeggianti del titolo. Ma chiamare Kris Verwimp per la copertina no? Buona conversione! Bellisime le ghigliottine, l'albero mosso dal vento. Nel terzo livello non c'è il pavimento levitante, ma una singola piattaforma. Goticheggiante, quasi spaventevole. Con gli Emperor di sottofondo è meglio... Buoni i comandi, ma non capisco l'impossibilità di voltarsi da inginocchiati. La voglia di conquistare l'armatura d'oro con le sue inutili supermosse vi spingerà ad impegnarvi ancora di più. I limiti grafici impongono la mancanza di certi elementi, abbassando così la difficoltà, ad esempio le piante nella seconda parte del primo stages. La difficoltà omicida scoraggerà molti. Va bene che i giochi non si devono finire alla prima partita, ma qui molti non vedranno mai il quarto livello. Per i migliori invece sarà deludente scoprire che non è necessario finirlo due volte di seguito, non c'è lo sparo pseudo-hadoken né lo scontro con Lucifero sul trono. Chi ama i giochi duri ha trovato pane per i suoi denti, sì,i pane duro come una roccia! Gli altri troveranno un giochino accattivante ma impossibile. - Fleym © 2005 GamEnd Team. |