Katakis
[Factor 5/Rainbow Arts, 1988 - Commodore Amiga]


L' esordio del team Factor 5, capitanato da Holger Schimdt sotto l'egida delle Arti dell' Arcobaleno è la conversione del primo gioco di Manfred Trenz... Ma parlare di conversione è sbagliato: con lo sparatutto di Manfred condivide solo il titolo, due nemici e la grafica del "Pod". Per il resto è solo un banale e spudorato clone di R*Type, con cui condivide il Pod, uno stage dove bisogna circumnavigare l'astronave nemica e lo sparo caricato. Di suo e di molto buono ha l' idea di "sparare" il Pod contro i nemici e il fatto che questo non sia indistruttibile, evitando quindi come accade sul C64 di fare troppo affidamento su questo scudo assoluto.
Katakis divenne subito famoso per la grafica: 50 frames al secondo prima d'allora non s' erano mai visti su Amiga! Aggiungiamo la scelta di uno stile alla Armalyte, cioè con una tavolozza con molte gradazioni dello stesso colore, per ottenere effetti di sfumature e finto rendering.
Tolto questo però Katakis si rivela un titolo mediocre, poco originale, dall'arsenale scarso, corto, con poche idee. Inoltre, tolte le scopiazzature dall'arcade Irem, i livelli sono brutti e uguali fra loro: un parallasse di stelle con ai bordi delle tubature.

Grafica: 80%

50Fps non bastano a nascondere la banilità e la mancanza generale d'ispirazione.

Sonoro: 60%

Banale. Gli effetti sonori sono carini.

Giocabilità: 70%

Collisioni pulite, la navetta risponde bene ai comandi, ma niente di più.

Longevità: 60%

Solo sei livelli molto simili tra loro, esclusi 2 importati da R*Type, difficoltà medio-alta.

Globale: 67%

Potete farne tranquillamente a meno. Se proprio volete uno sparatutto su Amiga c'è Project X.

- Fleym

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