[System 3, 1990 - Commodore 64] Ci sono giochi che passano alla storia, altri ne vengono cancellati, pochissimi la scrivono. Myth lo ha fatto in ogni senso. Non solo è una pietra miliare, ma è anche un gioco storico. Nei panni di un nerd anni '80 (stereotipo del videogiocatore medio secondo gli autori) dovermo salvare non solo il mondo ma anche la sua mitologia. In pratica ci si avventura tra miti ellenici, vichinghi, egizi in un unico mix di piattaforme, azione ed enigmi. Unendo un concept unico ad una spettacolare grafica, un sonoro da urlo a un livello di difficoltà non indifferente Myth s'è stampato a fuoco nelle menti di una generazione. Unico, perchè mai prima di allora una s'era vista la possibilità di usare oltre trenta oggetti in disparati eningmi combattendo. Oggigiorno non esiste niente di simile ed è un peccato. No anzi, una fortuna:i limiti del C64 hanno donato nella fantasia dei videoplayer una terza dimensione che nessuna nurbs renderizzata può donare. Non è un gioco per tutti, gli utenti occasionali (concetto inesistente all'epoca) lo abbandoranno dopo poco, gli altri arriveranno fino alla fine (si fa per dire, è difficilissimo!)
Bella la copertina e la schermata di carimento con quella semplice musichetta. Caricamenti lunghetti. Arte. Ogni stage è imbottito di tocchi di classe insuperati. Inoltre migliora con il procedere del gioco, mentre il protagonista è animato divinamente! La musica del titolo è leggenda, uno pseudo flauto di pan che ipnotizza nella dolce melodia di Jeroen Tel. Aggiungiamo un po' di parlato campionato, ottimi effetti ed ecco qualcosa di splendido. Sistema di comandi innovativo ed istintivo che permette una grandissima varietà di azioni. Difficile ma divertente.
Pur essendo un gioco di piattaforme si basa tantissimo sugli enigmi. Ottimo gioco, per molti ma non per tutti. - Fleym © 2005 GamEnd Team. |