Shadow Hearts
[Aruze/Nautilus - Sega Saturn]


Uscito in contemporanea al miracolo Final Fantasy X, molti pensano dipenda da ciò lo scarso successo di questo discreto JRPG.
Magari! Shadow Hearts di suo ha dei difettoni mica da ridere che vengono amplificati dall'ultima meraviglia Square, difetti che investono proprio l'ossatura di un gioco di ruolo, ovvero storia,personaggi e ambientazioni.

Ma procediamo con ordine.
1913: un treno trasporta, scortata dall'esercito cinese una graziosa ragazzina di nome Alice. Il misterioso Roger Bacon la vuole rapire per sfruttare i suoi poteri ESP e richiamare sulla terra un'entità divina chiamata Radiosità Serafica. A sconvolgergli i piani ci pensa Yuri, un armonizzatore, cioé una persona capace di fondere il proprio corpo con gli spiriti e trasformarsi in mostri potentissimi. Così inizia una storia divisa in 2 parti molto simili (in entrambe si vuole richiamare un'entità spirituale potentissima), ambientate nell'asia cinese e nel Vecchio Continente.
Molti spunti carini sono mal sviluppati, molti buchi raramente riempiti dalle missioni secondarie. Per chi ha giocato anche a Koudelka su PS1, questo ne è il seguito e ci sono molti collegamenti tra le 2 storie verso la fine. I personaggi sono sviluppati ancora peggio: molti psicologicamente troppo stereotipati sono tutti esteticamente da serie B. Le idee carine non mancano, come il vampiro e l'agente segreto, ma nella sostanza, li guardi e non li guardi più.
Infine le ambientazioni. Sono povere, brutte raramente ispirate. Ok, Shangai del 1913 non è Besaid o Ragnarok, però tolti il tempio alla fine del primo capitolo e il tempio di Naemeto, c'è poco da salvare.
Ciliegina sulla torta è una realizzazione tecnica poverissima. SH è un gioco concepito sulla scia dei vari Final Fantasy usciti su PS1, infatti l'impostazione è tipica da 32bit: fondali prerenderizzati bidimensionali con personaggi poligonali, uniti a modelli poveri con texture ancora più povere nei combattimenti: escludendo alcuni effetti di magie alla fine dell'avventura, questo sembra un titolo della precedente generazione. A risollevare la situazione c'è però l'idea delle trasformazioni del protagonista e del "Judgement Ring".

Presentazione: 60%

Discreto manuale, bruttisima copertina, mancanza di italiano.

Grafica: 30%

PS1 ed ho detto tutto! Fondali raramente ispirati, modelli poligonali e texture poverissimi, animazioni scattose.

Sonoro: 60%

Musiche carine, ma alla lunga noiose.

Giocabilità: 90%

La perla dle gioco: l'Anello del Giudizio. In pratica una specie di orologio, dove bisogna fermare la lancetta in certi punti per poter attaccare, eseguire combo, magie, usare oggetti ecc. Questo rende anche il combattimento più inutile, meno noioso dei corrrispondenti in FFX (sì, entrambi sono a turni).

Longevità: 70%

Si completa in meno di 30 ore, 40 se si contano tutte le quest secondarie. A tenere alto l'interesse ci sono le 20 trasformazioni\fusioni di Yuri, tutte molto belle, e sbloccarle tutte senza guida non è proprio facile! Disponibili 2 finali.

Globale: 65%

Un giochino discreto, con alcune ottime idee (fusioni, Judgement Ring) in un mare di cose fatte in modo approssimativo.

- Fleym

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