Il Megadrive era pieno, quasi imbottito di sparatutto nipponici orizzontali (più o meno come il Pc Engine di sparatutto nipponici verticali...), tra questi una serie ha scritto con ogni suo capitolo pagine gloriose di storia videoludica: Thunder Force, la forza del tuono. Dopo un esordio discutibile su un computer giapponese, il PC89, ebbe un seguito sia su X68000, sia sul 16bit Sega. Ma è dal terzo capitolo che la saga abbandona ogni incertezza ed entra nel mito.
Fin dall'inizio si ha l'impressione di un qualcosa che farà storia. E noi, meno fortunati che lo vedevamo solo nelle riviste come Consolemania o C+VG o nei negozi d'importazione rimanevamo ipnotizzati, come rapiti. Sprites enormi, un sistema d'armi da distruzione di massa come mai prima d'ora che riempie lo schermo (non in modo spudorato come Batsugun, qui capisci sempre cosa succede), uno scrolling a otto direzioni con impegantive situazioni in stretti canyon pieni di cattivissimi alieni, la possibilità di scgliere da dove iniziare, di variare la velocità e soprattutto di cambiare sparo. Infatti l'arsenale a disposizione è composto da 2 pod orbitanti attorno alla navetta e cinque differenti tipi di sparo selezionabili (dopo aver raccolto i bonus, ovvio) ognuno adatto a situazioni diverse, come i missili che corrono sui muri, le ondate di fuoco o il mega laser. Di base disponiamo sempre dello sparo rettilineo e di uno fronte\retro.

Belle copertina. Mancanza di introduzione animata. Buone opzioni.

Spettacolare! Mostri enormi, effetti distrosione sul fondale parallattico,veloce, fluida e senza mai rallentare!

Vorrebbero essere hard-rock, ma il chip audio lo impedisce... Composte bene, ma suonate male.

Controlli perfetti e immediati, collisioni pulite.

Difficile, troppo in alcuni punti, ma dona sempre la sensazione di essere fattibile e superabile con l'impegno. Difficile staccarsene.

Uno dei migliori sparatutto orizzontali per Megadrive!

- Fleym

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