Tomb Raider: Adventures of Lara Croft
[Core Design/Eidos Interactive, 1998 - Sony PlayStation]


E tre. Uno all'anno. Proprio quando qualcuno pensava di vedere un nuovo episodio della serie su Playstation 2 (in effetti giravano di quelle voci che...!), puntuale come un orologio svizzero, ecco comparire Tomb Raider: Adventures of Lara Croft, prima su Pc e 24 ore dopo su Playstation.

Problema iniziale: la Eidos aveva iniziato a stufare. No, non per il gioco in sè, quanto per l'atteggiamento "sbatti Lara Croft dappertutto" che stava appassionando chi di videogiochi non ne sapeva nulla, ma tediava decisamente chi ancora desiderava che quel passatempo rimanesse puro e non influenzato dai media... Speranza vana... Tomb Raider compare contemporaneamente al Tg1 e sul Tg5 la stessa sera! Durante le prime apparizioni del gioco davanti alla stampa specializzata, il produttore parlava di un ritorno al passato, con l'esplorazione in primo piano, preferita all'azione pura del secondo capitolo. Inoltre, novità delle novità, fasi stealth per rendere ancora più varie le situazioni di gioco (un certo Metal Gear Solid era all'orizzonte...), nuove mosse inedite, animazioni più fluide, trama non lineare, mezzi da utilizzare nuovissimi e grafica super potenziata!!! Il risultato? Esattamente quello che sembrava... un minestrone, anche piuttosto insipido.

Presentazione: 30%

Non me ne vogliano alla Core, ma che presentazione immonda! Tralasciando la qualità della computer grafica decisamente bassa (nello stesso periodo si vedeva già il filmato introduttivo di Final Fantasy VIII... tutto un altro mondo!), il montaggio e la regia sono TERRIFICANTI! Si vede inizialmente un meteorite che cade sulla terra mille mila milioni di anni fa, distrugge tutto e poi buio. Ai giorni nostri, in Antartide, alcuni scienziati ritrovano delle rovine sepolte dai ghiacci, in tutto e per tutto identiche a quelle dell'isola di pasqua. Teoricamente non male, peccato che il tutto sia ridicolo all'inverosimile! Una presentazione deve stupire, invogliare, mica far vedere un negro che rompe la trivella, quello che cade dalla slitta, quell'altro che non sente la radio... Ma dai, ma l'hanno pianificata prima di svilupparla? Stupida sotto tutti i punti di vista. Per il resto la copertina del gioco dimostra che Lara ha le tette un po' più normali del solito, almeno quello!

Grafica: 75%

Stupisce molto di meno dei precendenti capitoli, per un motivo molto semplice. Su Playstation si cominciavano a vedere dei mostri di tecnica quali Tekken 3, Gran Turismo, Metal Gear Solid e un certo Legacy of Kain: Soul Reaver, stessa impostazione di Tomb Raider ma in grado di umiliarlo tecnicamente. Alla Core hanno tentato di fare grandi passi in avanti, ma i risultati non sono stati sempre eccellenti, anzi... La risoluzione in video è sicuramente aumentata, gli oggetti a terra sono (finalmente) in 3d, i colori sono più vivaci e le ambientazioni sono ricche come non mai. Anche i personaggi sono più stondati e belli a vedersi. Ottime aggiunte sono i nuovi effetti che rendono l'acqua e il fuoco incredibilemente realistici. Da vedere e rivedere tutta l'ambientazione Polinesiana, ricchissima di dettagli, così come i due schemi finali che davvero fanno bella mostra del nuovo motore poligonale sviluppato a pieno regime. Ma il tentativo di riempire le ambientazioni, porta ad un gravissimo scompenso di fluidità. Insomma, Tomb Raider III scatta, spesso e parecchio. Il frame rate non riesce a restare perennemente a 25 - 30 fps, i crolli sono in molte occasioni fin troppo evidenti. E finchè questo accade in zone ricchissime di dettagli come la sopracitata polinesia tutto ok, è comprensibile, ma quando questo succede in settori chiusi come un blocco di celle di massima sicurezza la cosa di fa preoccupante. Purtroppo i punti negativi non finiscono qui. La zona londinese è piena zeppa di bug grafici, Lara vede attraverso muri, attraverso cattedrali, attraverso tutto! E, cosa fastidiosissima, Tomb Raider III è BUIO! Non si vede nulla, mai! Forse per far utilizzare più spesso i Flare che hanno migliorato il loro effetto visivo, l'illuminazione del gioco è carente praticamente in ogni schema, escludendo quelli all'aperto. Sarete costretti a giocare con la luminosità della tv quasi al massimo. Per il resto la casa di Lara è molto migliorata, ora sembra davvero una dimora da contessa, a differenza della spoglia locazione dei primi due capitoli.

Sonoro: 70%

Potrei fare un copia incolla di quello che ho scritto per Tomb Raider II, ma qui la situazione è un pelo peggiore. Se le musiche restano banali ed inesistenti (escludendo sempre il Main Theme di una certa levatura), il doppiaggio è... stupido! Non me ne la voglia Lara, dotata di voce sempre più arrapante e sensuale, ma tutti gli altri personaggi del gioco credo siano stati doppiati da due persone, una in grado di fare il suo lavoro, l'altra con vocina ridicola! In situazioni in cui, in teoria, il tono si deve fare emozionato e stridulo, questo mi parla come se fosse seduto davanti ad una tazza di tè! Meno male che gli effetti sonori invece sono di buon livello.

Giocabilità: 80%

Non è cambiato niente. O quasi. Aggiunte le mosse dello scatto (interessante) e del movimento a gattoni (odiosissimo da usare, scomodo e lento!). Poi basta, tutto uguale a prima. Qualche arma in più come la Desert Eagle e il Lancia razzi (wow!), qualche sezione divertente come quella in kayak, ma Tomb Raider III resta fedele a se stesso, peggiorando il possibile purtroppo. Gli enigmi non cambiano lo stile trova la chiave, apri la porta, sposta il blocco lì etc etc, ma stavolta il design dei livelli non così geniale come in precedenza. Escludendo la Città Perduta di Tinnos, qualche buona idea in Antartide su un carrello da miniera, il resto è piuttosto anonimo. Londra fa proprio pena, la zona dell'Area 51 dovrebbe fare paura invece fa ridere, così come le sessioni stealth. Tutto il gioco è una mera espansione dei precedenti, sembra ripetersi all'infinito, comprese alcune situazioni come "riparti senza armi perchè te le hanno tolte", e se nel primo Tomb Raider era bello, nel secondo divertente, la terza volta di seguito stufa. E poi fatemi dire una cosa! Siamo in una cella senza armi, come facciamo a scappare? Semplicissimo, saliamo sulla finestra, tocchiamo le fotocellule che fanno entrare una guardia, questa ci insegue con un manganello... e noi intanto scappiamo! Ma che ridere! La possibilità di poter scegliere quale ambientazione visitare per prima inoltre è piuttosto inutile, non cambierà assolutamente nulla ai fini della storia. Altro? Si, il mostro finale è un ragnone con la faccia da uomo e fa ridere quasi quanto la fuga dalla cella di massima sicurezza, e il finale, incredibile ma vero, riesce ad essere peggio dei precedenti!

Longevità: 10%

Un bel punto a suo favore direte voi? Ma neanche per idea! Per longevità intendo il tempo materiale che impiegherete per finire il gioco, non rigiocabilità o chissà cos'altro. Bene, dal mio punto di vista Tomb Raider III è il gioco più difficile e frustrante della storia. Se gli enigmi sono sempre quelli, gli schemi sono ENORMI, e in certi casi attivando una leva bisognerà correre dall'altra parte del livello e riuscire ad entrare nella porta che si chiuderà dopo un certo periodo di tempo! Il grande problema è che i salvataggi non sono infiniti, ma limitati, limitatissimi! 2 o 3 cristalli a livello, per schemi giganteschi, difficilissimi (molto più del 2), pieni di trappole e sequenze che bisognerà ripetere decine e decine di volte! Considerando che a volte un solo quadro può durare un paio d'ore di seguito, capirete quanto è frustrante un gioco del genere. Sarebbe bastato proseguire con i salvataggi infiniti, invece alla Core sono impazziti! Dio che odio!

Globale: 75%

Un deciso passo indietro per la serie. Tentando di risolvere alcuni problemi storici, se ne sono creati degli altri ben peggiori. Con Tomb Raider III la serie ha cominciato ad essere accusata di immensa ripetitività e da quì la serie è diventata (molto meschinamente) il capro espiatorio di tutti i giochi commerciali. In sè e per sè non è un brutto gioco (anzi, fossero tutti così!), ma il fatto di essere un'espansione meno ispirata e ultradifficile non gli permette di essere messo allo stesso livello di altri prodotti ben più blasonati.

- Cid Highwind

© 2005 GamEnd Team.