Sviluppato concettualmente dal duo migliore del mondo e convertito sul 16bit Commodore dal miglior team occidentale, Turrican 2 è IL gioco per Amiga. Prima di lui, svariati capolavori degradati a titoli carini; dopo di lui capolavori degradati a "bella grafica,ma...".
C'è poco da dire, questo è uno di quei giochi che sconvolgono le tue certezze, donandotene altre, le sue: cioè che il genere azione oramai ha dato tutto e non è migliorabile, che è inutile comprarsi un hardware più potente se non viene convertito questa pietra miliare dell'arte videoludica, che la perfezione esiste e non si può andare oltre, che dal 1991 esce solo letame, che lo sparatutto ha dato il suo massimo in soli tre livelli, ecc. Turrican 2 ha un solo piccolo, trascurabile difetto: è troppo facile. In un'era di hardcore gamers, in cui finire un titolo significava viverlo per mesi, un gioco che alla trentesima partita ti mostra il finale è esageratamente facile. Dalla sua ha però una giocabilità immensa e tutt'oggi insuperata, mappe abnormi in rapporto alla ram del sistema, musiche eccezzionali, grafica mozzafiato, una varietà smodata e una sezione sparatutto che compete ad armi pari con la saga di Thunderforce. Factor 5 diventa sinonimo di capolavoro assicurato, entrando a testa alta nell'Olimpo dei grandi assieme a Shigeru Miyamoto, Yu Suzuki e pochissimi altri.

Splendida illustrazione di Celal Kandemilogru, caricamenti praticamente immediati.

Arte,una gioia per gli occhi. In proporzione non spinge la macchina al suo limite come fa Manfred sul C64, ma ciò che c'è è spettacolare a oltre 10 anni di distanza.

L'Amiga ha solo 4 canali stereo ma Chris Huelsbeck ne usa ben 7! Che oltre a questo miracolo tecnico,scriva pezzi splendidi è sottinteso.

La giocabilità di Turrican con un'arsenale meglio utilizzabile (sui joystick a due tasti,non serve la barra di spazio).

Turrican non si gioca per finirlo, ma per l'esperienza che esso dona. E' effettivamente troppo facile, ma è un problema trascurabile.

Grandioso sotto ogni punto da vista. Un must per ogni amighista degno di questo nome.

- Fleym

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