Turrican 3
[Factor 5/Rainbow Arts, 1993 - Amiga]

Mentre lavoravano a Mega Turrican, i Factor 5 s'accorsero che una conversione Amiga era possibile, semplificata dalla condivisione del chip Motorola 68000. Per motivi contrattuali doverono cambiare il nome in Turrican 3, risvegliando l'interesse di tutto il continente europeo. Per uno scherzo del Fato, la versione computer, distribuita sempre da Rainbow Arts, uscì circa 6 mesi dopo, nella primavera del '94 e tutti pensarono che fosse il Megadrive a ricevere una conversione (lo pensano anche siti informatissimi sull'argomento come il Seta, ma su quello dei Factor 5 è spiegato tutto), ciò per colpa della Data East che voleva una distribuzione mondiale in contemporanea.
Una premessa: molti giochi per Amiga ormai occupavano (abusivamente) almeno 3 o 4 dischi, vedi i vari Agony, Project X o Lionheart; ebbene i Factor 5 sono riusciti a far stare tutto in un unico floppy da 1.4Mb! Lo so, sembra incredibile. Non solo, ma riprodussero anche moltissimi effetti di zoom e rotazione del 16bit Sega. Purtoppo la superiorità del Megadrive è palese: molti sfondi son stati ridotti a meri effetti tricromatici, molto è stato semplificato, i colori ridotti, ecc. Peggio di tutto la sezione a spasso mediante astronave, ridotta a una sezione di piattaforme mobili. Ma il riscatto avviene grazie al Sommo, Chris Huelsbeck: 7 canali dolby sorround laddove l'Amiga può solo 4 stereo... Composizioni splendide.
Ora il vero neo della conversione: il rampino. Su Amiga si usa un solo tasto e premendolo si direziona, saltando con la direzione ci si sgancia, ma non è molto intuitivo, è difficile da padroneggiare.

Presentazione: 90%

Nuova illustrazione di Celal Kandemilogru, caricamenti immediati e sta tutto su un solo disco.

Grafica: 85%

Bella per essere un Amiga, ma è umiliata dalla controparte su console.

Sonoro: 100%

7 canali dolby, 3 oltre le capacità del chip audio! Factory, Scrap Yard e Freedom sono parte della storia.

Giocabilità: 75%

Si sente che il sistema di comandi è stato pensato per i tre tasti del pad Megadrive. L'uso del rampino è poco intuitivo e frustrante. Il che, per il terzo capitolo di una serie dove i comandi sono sempre stati perfetti ed immediati, è ancora peggio. Lo schema di gioco è però diverso da quello di Turrican 1 e 2.

Longevità: 80%

Mappe ampie ma poco da esplorare, niente bonus segreti da sbloccare. Controbilancia il tutto l'ampio numero di livelli e la difficoltà finalmente alta.

Globale: 86%

Buon action game di stampo nipponico, con diversi problemi legati al sistema di comando. Slegato totalmente dalla serie di Turrican nonostante il titolo.

- Fleym

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