Weird Dreams [Rainbird, 1992 - Commodore Amiga]
Narra la leggenda che un giorno, nei locali della Rainbird, fu possibile sentire delle urla rabbiose. Tale urla appartenevano ai tester che stavano provando Weird Dreams e che per l'ennesima volta avevano perso al gioco. E quando proverete a giocarci anche voi, forse farete la stessa fine. Perché questo gioco è un vero INCUBO, in tutti i sensi, che fa raggiungere al giocatore vette di frustrazione superiori persino a quelle di Gold of the Aztecs!
La prima cosa curiosa è che non c'è un manuale delle istruzioni, ma un breve racconto che narra di come il protagonista sia tormentato da strani sogni, provocati da una sua collega di lavoro che in realtà è una sorta di demone annoiata che ha deciso di svagarsi un po' a spese della sua sanità fisica e mentale. Il racconto si ferma lì dove inizia il gioco, quindi dovremmo guidare il protagonista (è un Arcade/Adventure) attraverso folli luoghi onirici finché non saremo riusciti a farlo svegliare.
Attraverseremo luoghi incredibili: si comincia da una gigantesca macchinetta per lo zucchero filato per poi trovarsi in un circo dove saremo inseguiti da un'ape gigante, fino a nasconderci in una sala degli specchi dove potremo accedere ad altri mondi: un bel giardino con fiori carnivori (ed un bel tosaerba ci farà a pezzi se non ne usciamo in fretta) ed una bimba armata di coltello e di palla carnivora! Vedremo un luogo dove regna la musica, e persino un deserto con dei pesci volanti (ne dovremo prendere uno per usarlo come arma)! E che dire poi del pollo arrosto gigante che vuole divorarci...
Insomma, il creatore Hermann Serrano (programmatore, grafico e disegnatore della copertina inglese) ha dato briglia sciolta alla fantasia, ed è infatti la voglia di scoprire cosa ci attende che ci spinge a proseguire, oltre naturalmente al fatto di poter sconfiggere colei che ci messo nei guai...
Il problema sarà quanto reggerete: come già detto prima, questo gioco è CRUDELE: il minimo errore non viene perdonato, si muore con ridicola facilità, è difficile capire dove bisogna andare e cosa bisogna fare ma non c'è il tempo di fermarsi a riflettere perché i nemici non danno tregua, e quando si muore si torna all'inizio del livello. E se anche riuscirete ad arrivate alla fine, il finale sarà una beffa tremenda. Rischiate sul serio di ritrovarvi furiosi e senza un minimo di soddisfazione, pensateci bene...
Presentazione: 80%
Niente istruzioni, immagini carine, musichetta d'atmosfera.
Grafica: 92%
Tanti ambienti colorati ben disegnati ed animazioni buone.
Sonoro: 85%
Buone musichette curate da Whittaker.
Giocabilità: 15%
Collezionerete morti su morti prima di riuscire a capire anche solo cosa fare. Nemmeno Gold of the Aztecs e' cosi' ostico!
Longevità: 20%
Lo mollerete subito, solo i piu' testardi cercheranno di andare avanti, rimediando parecchie arrabbiature.
Globale: 58%
Un Arcade/Adventure molto affascinante, ma la tremenda difficolta' lo rende un incubo per chiunque provi a giocarci.
- MCMXC
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