Art of Fighting
[SNK, 1992]


Correva l'anno 1992 quando il sottoscritto, allora bambinetto, scoprì un arcade che gli avrebbe fatto spendere tutti i soldi estivi messi da parte con sudore. Il suddetto gioco è, indovinate un po', Art Of Fighting. L'ennesimo picchiaduro della SNK, direte voi, e sicuramente per chi lo ha provato la prima volta con MAME et Similia questa sarà la prima impressione. Per i fortunati che lo hanno scoperto in salagiochi, e soprattutto per quelli che come me lo trovarono tra i cabinati di giochi a 8 bit malriusciti, questo gioco divenne presto simbolo di divertimento, sudate e meraviglia per gli occhi. Almeno questo è stato per me.
Ho deciso di recensire questo gioco per l'emozione che mi ha suscitato il rivederlo. Ricordo ancora quando ci giocai la prima volta: rimasi impalato davanti a quei grossi combattenti che si muovevano sullo schermo con strabilianti effetti di zoom e con la velocità che neanche Street Fighter mi aveva regalato. Certamente non voglio confrontarlo con il grande classico CAPCOM ma sicuramente l'amore nacque a primo colpo. I primi gettoni finirono in un batter d'occhio,fino a quando iniziai, osservendo i ragazzi più grandi, a imparare le prime mosse. Chissà se tra voi c'è qualcuno che come me si è emozionato quando ha visto i "millecalci" di Robert o i "millepugni" di Ryo, colpi mirabolanti che lasciavano col fiato sospeso per quei secondi nei quali essi agivano.
Ad accompagnare quest'ansia era l'attesa di riuscire a sferrarli, questi colpi, così letali ma di "difficile" esecuzione per un giocatore inesperto quale ero. Probabilmente mi sto facendo prendere dai ricordi però sappiate che quel gioco fu davvero importante per lo sviluppo dei vari King of Fighters che seguirono, i quali presero diversi spunti importanti sia da questo gioco che dai seguiti. Be', finita questa romantica disgressione passiamo alla recensione vera.



Grafica: 91%

Per quel tempo era davvero interessante. Soprattutto per gli effetti di zoom sui combattenti che rendevano l'azione più concitata e frenetica. Il gioco si muove molto velocemente, gli sfondi son simpaticissimi e anche abbastanza interattivi, con bidoni che si distruggono o altre amenità. Da sottolineare le varie sequenze prima dei combattimenti e il numero di immagini-fumetto che si trovano nel corso del gioco e alla fine. Le mosse son ben fatte, forse gli spite squadrettano quando lo zoom si avvicina troppo, ma è una cosa a cui neanche ci si fa caso. Forse qualche animazione in volo sarebbe potuta esser migliore.

Sonoro: 84%

Suoni che si mantendono nella media, mai fastidiosi, a tratti molto piacevoli e forse emozionanti, non rimangono però nella mente del giocatore una volta spento il pc. I colpi hanno un effetto strano, stile film americano, u po sopra le righe, ma le voci dei personaggi (per quelle volte che si sentono) son ben fatte e adeguate.

Giocabilità: 89%

Difficile all'inizio, alcune mosse un po sofisticate ma una volta scoperte ogni personaggio può diventare un'arma letale con cui sfidare gli amici. Le prese non son molto utili, ma la cpu saprà utilizzarle egregiamente. Ottime alcune supermosse, molto emozionanti, e che spingono il giocatore a continuare a giocare solo per poter picchiare l'avversario con quella fiammata, con quel calcio volante, e così via. Forse un po misero il numero di colpi che è possibile effettuare, ma la cosa passa inosservata davanti al divertimento che si prova giocando.

Longevità: 92%

Come già detto sopra, il gioco si fa amare. Finire il gioco sarà un dispiacere solo perchè bisogna riavviare la partita, infatti è il combattimento fine a se stesso che diverte e esalta anche un più di quello che può sembrare all'inizio. Infinite le sfide contro un altro giocatore umano, ci si ritrova a giocare ripetutamente al gioco anche solo per padroneggiare perfettamente le mosse dei personaggi... o anche solo per poter menare le mani una colta in più.

Globale: 90%

Un gioco che ha segnato molti vecchi videogiocatori e che ha fatto avvicinare molta gente ai picchiaduro, soprattutto quelli della SNK, prodotti con una specie di "marchio di fabbrica" che li rende tutti un po simili, ma tutti stupendi e generosi di emozioni diverse e particolari. Un grazie alal SNK, che ci ha riempito davvero tanti pomeriggi.

- centoq

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