[Berzerk, 1980] Riducendo all'osso i singoli componenti (grafica tridimensionale, sonoro in dolby surround, modalità multiplayer, etc...) non vi sono praticamente differenze fra BERZERK ed Half-Life. In entrambi siamo in una specie di labirinto variabile, circondati da creature ostili, armati, e dobbiamo raggiungere l'uscita sparando a quanti più mostriciattoli possibile senza farci toccare nè da loro nè tantomeno dai loro spari. A rendere il tutto più divertente, nei primi quadri gli alieni sono di colore giallo e non sparano, mentre andando avanti verranno fuori anche alienacci rossi dal grilletto facile ed una specie di "smile" rimbalzante apparentemente invulnerabile che ci obbligherà a fare in fretta a sterminare gli alieni in un area o a scelta a scappare per una delle porte in un altro quadro. Il controllo dell'omino con la tastiera è impossibile, vi consiglio ardentemente un joypad, anche perchè la difficoltà cresce molto rapidamente (un classico dell'epoca) e già nel terzo quadro vi troverete a fare veloci slalom fra proiettili ed alieni avendo cura di non sbattere contro i muri in quanto anche essi sono, ahimè, letali. Il divertimento per un po' è assicurato, anche se nei quadri successivi incomincia ad essere un po' noioso girare senza meta attendendo il prossimo alienaccio minaccioso e contemporaneamente cercando di non essere colpiti dallo smile. In definitiva un altro dei capisaldi del genere (vilmente plagiato in seguito da Wizard of Wor) che non possono mancare nell'hard disk di ogni videogiocatore che si rispetti, ma se il tipo di gioco vi piace vi consiglio di rivolgervi a produzioni più recenti. - Klaproth © 2001 MamEnd Team. |