Saturday Night Slam Masters
[Capcom, 1993]



Legenda giudizi:
S = eccelso
A = ottimo
B = buono
C = discreto
D = sufficiente
E = scarso
F = pessimo
ING = ingiudicabile

Intro Il 1993 fu un anno storico per Capcom: l’uscita di hit quali Cadillac & Dinosaurs, The Punisher e il lancio del nuovo sistema arcade CPS2 tramite Super Street Fighter II: The New Challengers consolidarono la già enorme popolarità di cui godeva la software house giapponese.
Fu in questo contesto che i programmatori si trovarono a lavorare su un nuovo stimolante progetto: un gioco di wrestling che riuscisse a fondere le meccaniche tipiche di questo sport-spettacolo con le routine di gioco a loro più familiari. Il risultato fu Saturday Night Slam Masters (Muscle Bomber in Giappone), l’ennesimo centro di una software house che all’epoca non sbagliava davvero un colpo.

Game design

Il gioco si presenta come un tipico titolo di wrestling, nel quale dovremo utilizzare colpi e prese per esaurire la barra energetica del nemico per poi cercare di schienarlo e quindi sconfiggerlo.
Avremo innanzitutto la possibilità di scegliere fra 2 diversi tipi di competizione:
- Single Match: un torneo mondiale in cui dovremo scegliere uno degli 8 personaggi disponibili per poi affrontare i rimanenti ed infine i 2 wrestler più forti del pianeta (non selezionabili). Una volta divenuti campioni del mondo dovremo difendere la cintura riaffrontando tutti i contendenti e, qualora risulteremo ancora vincitori, ci potremo godere il meritato finale. Va segnalata la possibilità di uscire dal ring per recuperare armi davvero cattive (si va da secchi a sedie a tavoli interi) e di usarle a piacere, anche lanciandole nel ring; ovviamente fuori dal quadrato varrà la regola del countout, che farà scattare la squalifica per chi vi resterà troppo a lungo.
- “Team” Battle Royal: originale competizione nella quale dovremo scegliere il nostro wrestler fra i 10 contendenti (disponibili quindi anche i 2 boss finali) ed un compagno gestito dalla cpu per affrontare gli altri wrestler (sempre in coppia) in un torneo simile al single match. Lo scopo è identico, ma il gioco è molto diverso: se infatti riusciremo a eliminare uno dei contendenti, l’altro sarà costretto a combattere da solo; in più non sarà possibile trovare rifugio fuori dal ring, col risultato di una lotta molto più adrenalinica rispetto al single match. Lo stesso vale per il proprio team, ovviamente.
Tutto questo avviene tramite un sistema di controllo molto ben studiato, basato su 3 tasti: attacco, salto e schienamento. Mentre il terzo ha la sola (o quasi) funzione di eliminare l’avversario, il sistema di combattimento si basa totalmente sugli altri 2 tasti.
Il sistema di prese è il fiore all’occhiello del metodo ideato da Capcom: mentre tutti gli altri giochi arcade di wrestling dell’epoca si basavano sulla pressione a raffica di un tasto, questo gioco cattura tutta l’azione tipica di questo spettacolo. Basterà infatti entrare in presa per primi (avvicinandosi all’avversario e premendo attacco) per avere il vantaggio e quindi premere la combinazione di tasti adeguata (ad esempio su+attacco) per effettuare una proiezione. Molto più complicato da spiegare che da utilizzare, il tutto funziona a meraviglia, con la precisione e la facilità tipiche dei prodotti della mamma di Final Fight.
Completano il tutto armi utilizzabili a piacere (lanciate direttamente nel ring durante la battle royal), voli impressionanti, mosse speciali (ogni personaggio ne ha una eseguibile con una delle classiche combinazioni di tasti made in Capcom, niente fireball o cose simili comunque) e addirittura una supermossa (o per meglio dire superpresa) a testa tanto spettacolare quanto dolorosa; la sua particolarità sta nel fatto che è eseguibile SEMPRE, basta entrare in presa e immettere molto velocemente il relativo comando.
Quanto ai personaggi, il roster è perfettamente calibrato (e diversificato) per divertire chiunque. Non sono presenti personaggi noti (ad eccezione di un certo sindaco di Metro City accompagnato dalla figlia) ma il loro design li rende immediatamente riconoscibili e le loro mosse sono davvero ben concepite (assolutamente FANTASTICO Scorpion, sotto la cui maschera gira voce ci sia un certo ninja anch'egli originario di Metro City…).

Grafica

Il gioco si avvalse della collaborazione del mitico Tetsuo Hara (il disegnatore di Kenshiro), il quale curò la creazione grafica dei personaggi. Il risultato fu eccezionale, il carisma emanato dai protagonisti è palpabile ad ogni loro movimento e il lavoro a fianco dei grafici Capcom si concluse al meglio. Ottime animazioni, chiaramente figlie dell’esperienza maturata da un CPS1 sfruttato al massimo, e rilevazione delle collisioni impeccabile fanno il resto.
Sfortunatamente il wrestling, per sua stessa natura, si svolge quasi totalmente su un ring ed il pubblico (non faticherete a notarlo) è uguale in ogni stage. La varietà è quindi il vero punto debole del pacchetto grafico, il quale è comunque studiato quasi esclusivamente in funzione dei protagonisti.
Giudizio: B

Sonoro

La parte principale viene qui svolta dagli effetti sonori, convincenti sia per i colpi sia per le prese. Qualche voce digitalizzata dei protagonisti è presente (direi non più di 4-5 campionamenti a wrestler) e di discreta qualità, mentre sulle musiche c’è poco da dire: anonime per la maggior parte, si limitano a fare da sottofondo all’azione senza emergere mai. Probabilmente l’intenzione era proprio questa, ma un po’ più di qualità musicale non avrebbe certo guastato…
Giudizio: C

Giocabilità

Il vero punto forte del programma. Tutto è teso a massimizzare il divertimento dell’utente, col single match quasi a fare da allenamento in vista della divertentissima “team” battle royal.
Il sistema di controllo è quanto di meglio ci sia per coniugare semplicità d’uso e varietà di mosse, con la presenza di un tasto a parte per lo schienamento che evita inutili confondimenti e una generale velocità di apprendimento che non dovrebbe superare i 10 minuti. Ulteriori variazioni sul tema (già note ai fan della disciplina) come prese che terminano in uno schienamento automatico o che riducono gradualmente l’energia dell’avversario fino a portarlo a cedere e quindi alla sconfitta non fanno che arricchire un’esperienza ludica che si adatta a ogni esigenza.
Giudizio: A

Longevità

Già tremendamente divertente in singolo, grazie a un’offerta di gioco sapientemente varia e stimolante, il titolo trova la sua dimensione perfetta in multiplayer: giocabile fino a 4 giocatori, l’attrazione che provoca la “team” battle royal grazie alle sue possibilità collaborative garantisce all’utente un divertimento pressoché eterno, adatto a novizi che a loro volta diverranno presto esperti.
Giudizio: A

Conclusioni

Straordinario esempio dell’ispirazione che circondava Capcom all’inizio degli anni 90, Saturday Night Slam Masters non è solo tra i migliori (se non il migliore) gioco di wrestling arcade di sempre ma anche un esempio di come una software house possa conciliare le proprie corde artistiche con un genere a lei totalmente inedito.
Se amate il wrestling lo giocherete fino alla morte, ma anche se odiate questa disciplina vi consiglio comunque di dargli una chance: se mai esiste al mondo un gioco che potrebbe farvi cambiare idea, questo si chiama Slam Masters.
Giudizio finale: A

- LastNinja2

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