[Afega, 1998]
La vicenda Vediamo le (poche) caratteristiche di questo shoot 'em up
nel dettaglio: una volta inserito il canonico metaforico
credito ed aver premuto il tasto 5 sulla vostra tastiera, vi
troverete davanti la possibilità di sceglietre fra 4 aerei,
ognuno guidato da un pilota di nazionalità diversa (piccola
considerazione: come fa il giapponese a chiamarsi Leonardo?
Bah), dopo di che ci troveremo immediatamente catapultati
nell'azione. Lo svolgimento vero e proprio di Stagger I - a
proposito, il logo del titolo non vi ricorda quello dei
Metallica? - non si discosta dai centinaia di spara-e-fuggi
prodotti che abbiamo visto sfilare sotto i nostri occhi negli
lutimi vent'anni: svolazzando per gli otto livelli di gioco
dovremo distruggere tutto ciò che ci capita a tiro,
raccogliendo tanti bonus da 1000 punti l'uno, oltre ai soliti
power-up e bombe extra. Oltre ad aumentare la nostra potenza
di fuoco, possiamo anche raccogliere dei piccoli cannoni che
ci affiancano e ci aiutano nell'improba impresa di
distruzione, aiuto che possiamo conservare finché non perdiamo
una vita. Ultimo particolare: tenendo premuto il pulsante di
fuoco vedremo comparire una barra nella parte inferiore dello
schermo, la quale una volta "caricata" ci consentirà di
colpire i nemici con una scarica speciale che varia a seconda
dell'aereo scelto, e che distruggerà tutto ciò che si muove
sullo schermo per un paio di secondi; dopo di ciò per
riutilizzarla dovremo ripetere la procedura da capo. Al
termine di ogni livello, neache a dirlo, ci aspetta un
temibile boss che, una volta sconfitto, ci consentirà di
proseguire la nostra scampagnata per i cieli fino all'orribile
sequenza finale. Ed ora, spazio alla pagella...
Decisamente nella media. Non abbiamo di
fronte un orrore videoludico, ma lo stile anonimo non ve lo
farà certo ricordare in futuro. Il design dei nemici è nella
norma, soliti 2-3 frame di animazione, meglio le esplosioni
sicuramente più curate. Anche i boss sono i soliti: aerei
giganti e tank visti e rivisti decine di volte, sfondi
abbastanza colorati ma con una certa sciattezza di fondo e,
come capita spesso, mare non animato, come se muovere le
onde comportasse chissà quale sforzo... Per essere del 1998,
davvero uno scandalo.
Tanti motivetti in "stile coreano" (nel
senso che assomigliano molto alle colonne sonore dei giochi
Dooyong e Comad) ci accompagnano nelle nostre pregrinazioni:
niente di eccezionale e difatti dopo un po' vengon a noia.
Effetti sonori sommersi dalla musica, comunque funzionali.
Stagger I non è certo un titolo che
attiri molto l'attenzione: non ha una presentazione,
schermate di intermezzo o una software house di prestigio
che l'abbia sviluppato; potrebbe richiamare giusto i maniaci
della distruzione insensata.
Come tanti altri prima e dopo di lui,
si fa giocare e risulta abbastanza divertente. La difficoltà
non è eccessiva, eccetto alcuni punti un po' troppo ostici
da superare, e probabilmente vi verrà voglia di giocarci
finché non lo finirete. Una volta riusciti nell'impresa, è
assai improbabile che non lo riprenderete in futuro, data
l'assenza di bonus nascosti o "combo" alla DoDonPachi, a
meno che non vogliate provare a raccogliere TUTTI i bonus da
1000 punti lasciati dai carri armati distrutti.
Uno sparatutto come tanti, un divertimento senza pretese che vi coinvolgerà il tempo necessario per portarlo a termine. Poi cancellerete la rom dal vostro PC senza troppi rimpianti. - Vaz © 2003-2011 MamEnd Team. |