Archivio news, Gennaio 2005

31 Gennaio 2005

L'unica cosa che è mancato a questo fine settimana è stato Babbo Natale con le renne. Come ho già detto in precedenza, mi pare, i week-end li passo a casa della mia ragazza. Sabato mattina siamo andati a fare la spesa come al solito, e per fortuna siamo riusciti a farla: poco dopo è iniziata una nevicata durata incessantemente per tante, troppe ore. Risultato: Sabato sera bloccati in casa (poco male, tanto avevamo 3 DVD da vedere di Sex and the City), e risveglio la mattina seguente con mezzo metro di neve. Impossibile spostare la macchina, abbiamo provato a spalarne un po', di neve, per uscire almeno dal cancello di casa, ma tutto ciò che avevamo a disposizione era una pala da giardinaggio ed un rastrello: dopo un'ora di sfiancante lavoro, ci siamo arresi e siamo rientrati dentro, non prima di aver accolto l'arrivo dello spazzaneve comunale come il messia, per poi rimanere inorriditi alla vista dello spazzaneve stesso che toglieva la neve dalla strada per lasciarla davanti al cancello scorrevole del garage. Alla nostra richiesta di spiegazioni, un vigile urbano lì presente si è limitato a dire "La priorità va alla viabilità". "D'accordo", ho risposto, "ma questa montagna di neve chi ce la toglie?" "Voi", e così dicendo è salito sulla sua macchina se n'è andato.
Certo, poteva andarci peggio, nel resto del paese (Spoltore) sono crollati alberi un po' ovunque per il peso della neve, finendo anche su balconi e macchine: anche da noi un albero ha tirato le cuoia, una mimosa che ha pensato bene di crollare sullo stesso cancello dove lo spazzaneve comunale ha lasciato davanti un metro e mezzo di neve.

Come un deficiente ho lasciato la macchina fotografica a casa mia, quindi a testimonianza di tutto ciò posso mettere solo un disegnino fatto ieri sera prima di andare a dormire e prima di scrivere la ultime pagine de La figlia del Viceré (me ne mancano 4!). Mi è venuto male, non si capisce che quella a destra è una montagna bianca insormontabile:

Neve a Spoltore, 30 Gennaio 2005: la Grande Muraglia

Eccone un altro, va':

Neve a Spoltore, 30 Gennaio 2005: Evil Snowman from Hell

28 Gennaio 2005

Nelle immagini che ho mostrato nei giorni precedenti si nota chiaramente che il mio povero basso è tappezzato di adesivi.

No Playback '97 soundcheck

Non avevo però foto abbastanza ravvicinate che mostrassero quanto sono brutti, questi adesivi. Ho passato il biennio 1994-1996 a raccattare le schifezze più ignobili possibili da appicicare lì sopra, una specie di totem votato al trash, nonché all'ostenzione della fede politica e musicale, il che non guasta mai.
Vediamo, allora, che cavolo c'è là sopra:

Aria Pro II, The Cat series

Da sinistra verso destra, dall'alto verso il basso, abbiamo l'adesivo di:

  • Nirvana, ritagliato, uscito dal singolo di Heart-shaped box
  • D di Durango, marca di scarpe, mi pare
  • E. R. (il telefilm) uscito da Cioé
  • Batman, trovato chissà dove
  • Angelo della copertina di In Utero dei Nirvana, sempra dall'adesivo di Heart-shaped box
  • Logo dei Dead Kennedys fatto con l'Uni Posca
  • Nickname con lettere prese da Cioé
  • Teschio preso chissà dove
  • Marge, Bart e Maggie Simpson, avanzati dal primo album delle figurine pubblicato in Italia (1991)
  • Titolo di una recensione di un concerto dei Blur da Il Messaggero del 1995
  • Logo di Mai Dire Gol del Lunedì, uscito da Cioé
  • Scritta "Sei un disastro!" uscita da Cioé
  • Lupo mannaro uscito da un pacchetto di patatine
  • Mezzo adesivo "Vasco!" ai tempi dell'omonima canzone di Jovanotti
  • Scritta PUNK fatta con l'Uni Posca
  • Durango (vedi sopra)
  • Daffy Duck che spezza un fucile, da un adesivo del referendum contro la caccia (1989?)
  • The X-Files, uscito da Cioé
  • Titti e Silvestro, uscito da una scatola di formaggini, credo
  • Adesivo Uniform (marca di vestiti), da un set comprato all'Upim
  • "Andate tutti al diavolo", trovato sul retro di un quadernone
  • Adesivo trovato su una scatola di scarpe Nike
  • Papero astronauta, forse Paperotti?
  • Ernesto Che Guevara
  • Bottiglia di vino, disegno di Emidio Giovannozzi
  • Scritta "Sei un incubo!", uscita da Cioé
  • Scritta NOFX fatta con l'Uni Posca

Come vedete c'è di tutto e di più. E ce ne sono un paio anche sul retro:

Aria Pro II, The Cat series - Retro

In altro a destra c'è un adesivo trasparente Converse All Star, praticamente invisibile. L'adesivo con Romano Prodi uscì da Cuore, rivista satirica che avrebbe chiuso i battenti di lì a poco.
Ultimo particolare che voglio farvi notare è la fascia. Non tanto il colore, un orribile rosa shocking che non ho scelto io (ci mancherebbe), ma il modo in cui l'ho allungata. Anche allungandola al massimo la trovavo troppo alta, e volendo suonare con il basso "calato" come Krist Novoselic ho pensato di allungarla con un bel paio di stringhe Doc Martens. Ed ecco qua:

Stringhe Doctor Martens

Ho comprato questo basso il 30 Marzo 1994, e da allora non ho mai cambiato le corde. Ormai sono ricoperte di licheni, ma per quel poco che lo suono, oggigiorno, non vale la pena spendere i soldi per un set nuovo (70mila lire all'epoca, figurarsi adesso). Lo-fi rules!

27 Gennaio 2005

Mi sono accorto che quando disegno ho sempre un animale che mi tiene compagnia. Disegno molto poco a casa mia, dove più che altro impiego il tempo o scrivendo sceneggiature, o ritoccando il lettering e le scansioni di storie pronte, o aggiornando i tre siti di cui mi occupo (questo, MamEnd e GamEnd). Quando lo faccio - ed è stato il caso delle ultime strisce de Lo spazzolino del mago Zurlì - mi tiene compagnia una belva feroce che risponde al nome di Ai (Amano, sì, la video girl), una porcellina d'India, anzi una porcellona, dato l'appetito, che co-abita con me dal Luglio scorso.

Video Guinea Pig Ai

Nella stragrande maggioranza dei casi, però, la mia attività fumettara si esplica a casa di Paola, dove trascorro i week-end. Più precisamente, disegno (e/o scrivo) di notte, perché ho bisogno di silenzio assoluto, eccezion fatta per la radio con pochissimi cd (Weezer, Queens of the Stone Age, Green Day, Foo Fighters). In questo caso la presenza fissa è data dal pesce rosso Weezer, che nuota stabilmente in una vaschetta spoglia dal Luglio del 2003.

Weezer the goldfish

A volte, però, per esigenze di scadenza o simili, mi tocca disegnare anche di giorno. In questo caso mi piazzo nella cucina di Paola, ed ecco che arriva lo zoo: se c'è qualcosa da mangiare nei paraggi è fissa la presenza del pinscher nano Milly, la grande vecchia della casa con le sue 10 primavere sulle orecchie:

Milly ed io

Dalla fine dell'estate scorsa c'è anche un gatto disgraziato che quando non dorme sulla sedia a fianco a quella dove disegno io, salta per ogni dove con lo scopo di far danni. Il perfido Milo c'è quasi riuscito qualche mese fa, quando ha tentato di mangiare una striscia appena finita de Il venditore (bloccato appena in tempo):

Milo

Ad esso si è aggiunto da poco tempo un altro gatto, Cioppino, che aveva inizialmente trovato rifugio in uno scatolone abbandonato fuori dal garage, e pensavamo stesse per morire dato che aveva una zampa rotta e mangiava a malapena. Avrà sprecato un paio di vite, ma adesso si è pienamente ripreso ed è diventata l'ennesima presenza fissa... fortunatamente almeno lui mi lascia disegnare in pace.
Oh, sì, c'è anche Calimero il pulcino defunto sulla scrivania di casa mia, ma siccome fa schifo a tutti quelli che lo vedono (in fondo è un pulcino morto, ma mi dispiace a buttarlo via) non ve lo faccio vedere.

La sceneggiatura de La figlia del viceré procede speditamente. Magari la prossima settimana sarò in grado di farvi vedere qualcosa. Augh!

26 Gennaio 2005

Neve, pioggia, neve, pioggia, freddo. Per uno come me, cui le mani si congelano in men che non si dica, è un tempo orribile. Fortunatamente tutto quello che sto facendo ultimamente è scrivere sceneggiature, altrimenti sarebbe stato un bel problema... Ci sono un paio di novità rispetto a ieri. Luce (che NON si chiama così) finalmente pare di essersi decisa a iniziare a disegnare la strip che scritto per lei, superando le mille paure che la assillavano, non essendosi mai cimentata in questo tipo di fumetto - come se ci fosse chissà quale differenza. Matteo è già al lavoro sulle matite de La figlia del viceré, ciò vuol dire che dovrò sbrigarmi a scrivere il resto della sceneggiatura, è molto più veloce di quanto pensassi! Per finire, una new entry: Andrea "8ball" si è appropriato di Semicroma e ne farà un remake, stilisticamente mooolto diverso dall'originale... vedremo quanto ci vorrà prima di vedere il risultato finito!

Stavolta ho qualcosa da mostrarvi... ben due nuove strisce di Vecchio, le ultime due realizzate finora da me e Fabrizio, il quale negli ultimi mesi è stato occupato con ben altri lavori; prima ha inchiostrato alcune tavole di Magico Vento (e non sarà "ovviamente" accreditato), dopo di che aveva iniziato a fare alcune tavole di prova per Diabolik, ma non ce l'ha fatta: è un fumetto talmente penoso che ha lasciato perdere ed è tornato a disegnare i paperi Disney...

Vecchio (C) 2004 Vasco Serafini & Fabrizio Di Nicola

25 Gennaio 2005

Accidenti... nevica.
La neve va bene finché vai a scuola, ed è una scusa per non andarci e rimanere a letto, sempre che si abbia un genitore compiacente (non era il mio caso). Quando hai una casa per conto tuo, il riscaldamento che NON si accende da solo perché il timer è rotto e devi andare all'INAIL per lavoro e non hai la macchina, la neve è solo un impiccio. Fra l'altro in questi giorni fa un freddo talmente feroce che il riscaldamento normale è come se non ci fosse, ieri sera ho dovuto accendere anche la stufetta perché avevo le mani ghiacciate. Fortunatamente non avevo roba da disegnare, perché dubito che ci sarei riuscito.

Ultimamente sto disegnando molto poco e sto scrivendo parecchio. Innazitutto per Francesca, per la quale è già pronta un'altra striscia (non si può definire altrimenti) di Enrico, e presto inizieremo il remake (non si può definire altrimenti) di Sì, viaggiare..., che finalmente sarà disegnato decentemente e avrà una trama un po' più sviluppata (se andate a leggere le note che ho scritto, sapete come e perché ho dovuto tagliare qualcosa, all'epoca). Altri lavori in corso prevedono un'altra storia breve ad opera di un'altra disegnatrice, anche lei molto brava, Luce (veramente non ho ancora capito se è un nickname o si chiama davvero così... mi son scordato di chiderglielo) che spero possa pubblicare entro breve tempo; per finire, un progetto da solo sceneggiatore, il più lungo sul quale mi sia capitato di lavorare negli ultimi mesi: una storia di ambientazione medievale, più o meno, provvisoriamente intitolata La figlia del viceré. Non è un racconto a sé stante, ma il primo numero di una serie di avventure che avranno come protagonisti un misterioso Cavaliere e la sua Ombra... l'idea originale ed i personaggi non sono miei, ma del disegnatore che si occuperà di tradurre in immagini questa vicenda, Matteo; la tavole preventivate sono una decina e finora ne ho scritte 4 (di cui solo le prime 2 trascritte su foglio elettronico e spedite via e-mail), ma conto di finire in poco tempo, mi sento abbastanza ispirato e soprattutto ho voglia di fare qualcosa di più largo respiro, dopo mesi passati fra strisce e tavole autoconclusive.

Per chiudere, visto che non ho roba nuova sottomano da mostrarvi, ecco uno dei pochissimi ritratti che abbia fatto in vita mia: la fanciulla immortalata con tratto volutamente (e non troppo riuscito) "mangheggiante" è Raffaella Di Tizio, sorella di Federica, quest'ultima mia compagna di corso e alla quale ho rubato il nome per Love story 4 e il cane Merlino per Il cellucane. Aloha!

Raffaella DI Tizio, nippon-style

(In effetti quando l'ho disegnata, a sua insaputa, era presente ad una lezione ed aveva un'espressione come se fosse stata appena rinchiusa in una gabbia con delle bestie feroci. Ma ehi, noi non siamo feroci.)

24 Gennaio 2005

Eccomi di nuovo qui dopo un pessimo fine settimana, metereologicamente parlando, passato a vedere una dozzina di puntate di Sex and the city. Ho scoperto questa serie praticamente all'ultima puntata, che non ho nemmeno finito di vedere perché mi sono addormentato. Sto rimediando adesso comprando i DVD e vedendoli nel week end. Sono arrivato a metà della seconda stagione, e ne ho molte altre da vedere (e da comprare), dato che la serie si è conclusa con la sesta stagione. E' divertente, anche se straniante dal punto di vista delle abitudini - le protagoniste passano in genere metà puntata a letto, e non a dormire - e interessante dal punto di vista delle sceneggiature. Non credo che scriverò mai cose del genere, ma è utile per imparare il senso del ritmo in un dialogo.

A proposito, ecco una storia nuova di zecca: dal pennino della nuova "recluta" Francesca Ferri, una mini-puntata dalla serie di Enrico, che uscirà questa settimana su Giorno&Notte, come sempre. La collaborazione con Francesca è stata praticamente una scommessa, dato che prima di vedere Death of a party avevo visto giusto un paio di disegni suoi, e per giunta non troppo recenti. Sapevo però che valeva la pena puntare su di lei e penso di aver avuto ragione, perché questa brevissima storia (una striscia, praticamente) è venuta fuori molto bene, e penso che l'Enrico disegnato da lei renda l'idea dell'originale vivente più di quanto possa farlo io.

A questo punto non mi resta che lasciarvi alla lettura e darvi appuntamento al prossimo aggiornamento (quando sarà? Non ne ho idea... sta diventando un appuntamento giornaliero, manco fosse un blog!).

Death of a party (C) 2005 Vasco Serafini & Francesca Ferri

21 Gennaio 2005

A volte si fanno degli incontri strani, per strada. Una sera di Giugno vagavo per il centro di Pescara con Andrea (vedi post precedenti), macchina digitale appena comprata e smanioso di usarla. Giunti in via Venezia, nei pressi del liceo classico, ci imbattiamo in un gatto nero, assolutamente malandato ed apatico, che ci guarda come se niente fosse (in genere i gatti scappano a razzo alla vista di sconosciuti). Mi avvicino a lui e gli chiedo "Scusa, posso farti una foto?"; il gattone risponde con un pacato "Miao" e si lascia fare le tre foto che vedete qui sotto. Dopo averle scattate, lo ringrazio e lui se ne va tranquillamente. Andrea ha assistito alla scena senza fare commenti, e non credo ci sia il bisogno di farne. Buon fine settimana a tutti.

Gattone, 30 Giugno 2004

Gattone, 30 Giugno 2004

Gattone, 30 Giugno 2004

20 Gennaio 2005

Un po' di cronistoria fotografica, oggi. Prima di dedicare la maggior parte del mio tempo libero ai fumetti, negli ultimi dieci anni mi sono anche dato da fare per inquinare la scena musicale pescarese, militando in gruppi più o meno loschi, di cui solo uno esiste ancora (seppur a ranghi ridotti). Vi mostro qualche immagine che riassume la mia "carriera" musicale dal 1994 ad oggi.
Nel 1994, appunto, è nato il primo gruppo di cui abbia mai fatto parte, tali SquareDeath, co-fondato con Marco A., che altri non è che il nostro agente a New York:

SquareDeath live, Aprile 1995

Questo gruppo, che si dichiarava punk rock ma che a dire il vero di punk non aveva granché (a parte un paio di cover di Sex Pistols e Ramones) è sopravvissuto fino a metà del 1995 nella sua formazione originale, dopo di che, con l'abbandono di Marco (e se avete letto E. sapete perché l'ha fatto) io sono passato al microfono, cambiando centinaia di chitarristi. La foto sottostante è stata scattata nel Dicembre 1995 durante un'esibizione nel liceo Leonardo Da Vinci di Pescara, durante il concerto natalizio che una volta era usanza tenere, e che non si fa più da quando, nel 1996, morì la figlia del mio insegnante di chimica in un incidente stradale proprio qualche giorno prima della data del concerto in programma. Notare la camicia dei Bad Religion che mi stava stretta, una taglia M (io porto la XL) rubata a mio cugino.

SquareDeath live, Dicembre 1995

Finita l'avventura degli Squaredeath nell'Agosto 1996, sono passato al rock demenziale, fondando un gruppo chiamato Tampax Fighters, dove inizialmente suonavo la chitarra, e al basso c'era niente di meno che il mefistofelico Enrico, quell'Enrico che poi mi ha ispirato la serie a fumetti che continua tuttora. Cambiata completamente line-up qualche mese dopo e tornato a suonare il basso, i Tampax Fighters hanno cambiato nome in Cammelli Mutanti dallo Spazio Profondo, esibendosi svariate volte e stranamente ottenendo sempre un entusiastico responso dal pubblico, nonostante il repertorio del gruppo fosse composto solo da canzoni originali (tranne UNA sola cover, una canzone di 40 secondi di Fabio De Luigi quando ancora non lo conosceva nessuno) e nonostante il 95% delle canzoni fossero scritte da me:

Cammelli Mutanti live, Febbraio 1998

Chiusa l'esperienza con i Cammelli Mutanti nella primavera del 1998, mi sono dedicato all'attività solista fino al 2002 e, sotto lo pseudonimo di c64 ho scritto, suonato e registrato diversi album e mini-album. Alcune canzoni le trovate ancora online qui su Vitaminic, particolare degno di nota è che una mia canzone, Here comes my goddess, nonostante l'assenza di promozione del mio materiale, grazie ad uno strano passaparola si è fatto strada nella classifica del sito, arrivando al 34° posto (su oltre 300 posti). La foto sotto documenta la mia sessione-tipo di registrazione dell'epoca: chitarra acustica, microfono attaccato al PC, e via a registrare con il WaveLab.

c64 recording session, 2001

Con l'inizio della frequentazione della Scuola del Fumetto di Pescara ho praticamente azzerato l'attività musicale. Uniche due eccezioni: la partecipazione ad un concorso insieme ai Madeleine, gruppo pop alla R.E.M. di cui faccio parte da ben dieci anni insieme ai miei amici Mirko e Andrea (sì, gli stessi delle foto dell'altra sera), concorso tenutosi qui a Pescara nell'estate del 2002:

Madeleine live, 2002

Dopo questa breve parentesi live (fra l'altro si è trattata dell'unica volta che i Madeleine, già Early Graves, si sono esibiti in pubblico) ne è seguita un'altra durata un mese con gli Aphasia, punk band nella quale ho suonato un mese, giusto il tempo di fare un concerto e poi abbandonare tutto.

Aphasia live, Aprile 2003

Ogni tanto suono ancora, ma solo con Andrea e Mirko una volta ogni cent'anni a casa mia, cullando l'idea di resuscitare i Madeleine prima o poi.

Madeleine, Novembre 2004

E con questo si chiude il mio amarcord musicale. Alla prossima, con altra roba da farvi vedere...

19 Gennaio 2005

Oggi niente fumetti, ma vi mostro qualche cazzeggio fatto con il Paint Shop Pro. La maggior parte dei disegnatori che ho conosciuto su internet usa Photoshop, io invece sono un incapace totale, non riesco ad usare quel programma e mi affido ancora, nel 2005, al Paint Shop Pro. Non l'ultima versione, badate bene, ma il Paint Shop Pro 5 che mi passò il mio amico Maurizio nel lontano 1999. Vedete un po' quanto sono arretrato. E addirittura alcune funzioni le ho "scoperte" solo recentemente, come i liveli (o layer) di cui ignoravo totalmente l'esistenza... grazie ad alcune dritte di Fabrizio ho imparato a fare qualche fotomontaggio, come questo qui:


in cui le facce originali delle mie amiche Sara e Silvia sono state rimpiazzate dai cadaveri raccattati dal DVD di The Ring... ho la malsana abitudine di salvare le immagini dei morti ammazzati che mi capita di beccare nei DVD che affitto, con l'intenzione di utilizzarli in seguito per scopi malsani.
E infatti ho riciclato un'altra immagine per fare questa vignettina qui sotto:


Più sotto ancora, in questa stessa pagina, vedete una cosa simile fatta in occasione del Natale, stavolta rubando un'immagine da Cabin Fever. Per stavolta è tutto, alla prossima mort... puntata.

18 Gennaio 2005 - II

Altro aggiornamento... è online il numero 58 di CartaIgienicaWeb, che ospita nelle sue pagine la versione 2, quella a colori, di Pescherecci. E' possibile scaricare una versione da leggere comodamente offline nella sezione "Arretrati", e inoltre vi segnalo che nel numero 57 trovate un'altra storia, Lo scendiletto del mago Zurlì, che comunque è disponibile anche qui da tempo immemrabile. Buona lettura.

18 Gennaio 2005

Ma guarda un po'! Nuove foto! Fresche fresche, perché sono state scattate ieri sera... ecco a voi le foto della mia cena di compleanno con i miei loschi amici Andrea e Mirko.

Vaz

17 Gennaio 2005

Interruzione di due settimane a causa dell'influenza e di altre cose che non sto qui a spiegarvi. Ieri si è concluso Lo spazzolino del mago Zurlì, e nella solita pagina trovate tutte le strisce, in bianco e nero però.
Il mio problema è cosa fare adesso. Non ho molte idee, a dire la verità, e quelle poche che ho non rientrano nella categoria delle strisce seriali. Per il momento non ho nulla da offrire, o meglio nulla di recente, quindi temo che per ora dovrete accontentarvi delle strisce, spero di riuscire a fare qualcosa di nuovo in tempi non troppo lontani.

Per non lasciarvi proprio a bocca asciutta, ecco una fesseria da leggere: la mia biografia! Buona lettura! (si fa per dire)

4 Gennaio 2005

Buon Natale, buon anno, bla bla bla. Avete passato delle buone feste? Vi siete divertiti? Avete ricevuto dei bei regali? E a me dovrebbe fregarmene qualcosa?
Bene, esauriti i convenevoli di rito si passa al primo aggiornamento del 2005. Si tratta di una storia lunga, dopo tanta roba che si è esaurita nell'arco di una tavola, o due se proprio ho voluto strafare. Si tratta anche di una storia che non è esattamente inedita per internet, infatti è già stata pubblicata su Online Comics, ma siccome secondo me Pietro ha ridotto troppo le immagini in questioni, metto qui le tavole com'erano state originariamente scansione, e il lettering ne giova, sebbene non sia perfetto, anzi, soprattutto nelle prime tavole.

Sto parlando di E., che Jean-Pierre Colella ha definito il mio capolavoro. A parte il fatto che ne è passata di acqua sotto i ponti - si tratta pur sempre di un racconto scritto a cavallo tra il 2002 e il 2003, i disegni sono ampiamente migliorabili e forse nei dialoghi c'è qualche lungaggine di troppo. Nonostante questi appunti, io stesso sono ancora soddisfatto del risultato finale, e ancora di più della parte mancante, che non ho mai scansionato. Qui infatti leggerete la prima versione, lunga 23 pagine, che non è quella definitiva. Diversi mesi dopo, come spiego nella pagina apposita, ho deciso di riprendere la narrazione aggiungendo altre 49 tavole, complicando di fatto la trama con particolari che non sono realmente accaduti (mentre nella prima versione mi sono attenuto il più possibile alla realtà), e aggiungendo un finale che ha lasciato sconcertati tutti coloro che hanno avuto modo di vederlo, finale scelto fra 4 alternative fra l'altro.

E. (C) 2003 Vasco Serafini

Prima di lasciarvi alla lettura vi informo che ho aggiornato la pagina dei links e quella dello Spazzolino del mago Zurlì, che da oggi beneficia di un banner tutto suo... con un congruo ritardo, comunque, perché la serie si concluderà con la striscia .35 il 16 Gennaio prossimo.
Appuntamento alla prossima settimana, sperando di avere interessanti novità di cui parlarvi.

© 2005 Vasco Serafini.


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